La crisi in cui versa la nostra città porta in se diverse matrici:

      • Il declino, principalmente per fattori esterni, della struttura produttiva tradizionalmente improntata sulla manifattura
      • Una classe dirigente che non ha saputo rinnovarsi e interpretare i cambiamenti
      • I prevedibili effetti dirompenti dell’emergenza per l’epidemia di Covid 19

Questi tre fattori di crisi si sommano ad un grandissimo debito che senza una energica ristrutturazione del bilancio limita le possibilità di azione della amministrazione cittadina.

Ricostruire il clima di fiducia che ha caratterizzato i momenti migliori della storia di Torino richiede il coraggio di fare scelte nette che sappiano fare leva sui punti di forza del nostro sistema produttivo. E’ necessario che emerga una nuova classe dirigente che sommi competenza e sensibilità politica, che sia capace di dare vita ad un nuovo patto di cittadinanza che faccia spazio a tutte le energie vitali della città.

La prima qualità che dovrà avere il prossimo Sindaco di Torino è la capacità di fare squadra di motivare e fare crescere una nuova generazione di amministratori e funzionari capaci. La seconda sarà quella di presentarsi alle elezioni con un programma chiaro e dettagliato che possa ottenere un mandato certo dai cittadini e indirizzare la città oltre al prossimo decennio.

Siamo consapevoli che il tempo è scarso e le necessità sanitarie rendono più difficile il confronto e la partecipazione dei cittadini ma sappiamo che non ci sono possibilità di rilancio della città se non riusciremo ad includere quanti oggi vivono a Torino ma sono esclusi da una vera e compiuta cittadinanza, sarà quindi un impegno della prossima amministrazione quello di completare il lavoro che Laboratorio Civico si propone di delineare nei prossimi mesi.

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