Il progetto consiste nella creazione di una società con partecipazione pubblica – Torino Housing and Development Company – con lo scopo di valorizzare il patrimonio edilizio urbano e più in generale la risorsa città.
Le caratteristiche principali sono:
Ciascuno di questi punti si ricollega ad obiettivi del programma di Laboratorio Civico. Il primo passaggio è rappresentato da una importante azione di cartolarizzazione del patrimonio immobiliare dei comuni dell’area metropolitana e della ex Provincia attraverso il conferimento nella società THDC, individuazione di un modello di governance ed eventuale selezione di un partner gestionale, lancio di un primo round di raccolta attraverso un aumento di capitale e l’emissione di obbligazioni, un Accordo con le principali banche per valorizzare gli NPL, Valutazione sulla possibilità di emettere una moneta virtuale circolare garantita dal patrimonio, lanciare un bando di acquisto di nuda proprietà di alloggi in aree degradate della città, Elaborare un accordo di condominio tipo che favorisca la riqualificazione delle parti comuni.
L’impatto sul bilancio potrebbe essere molto positivo ma soprattutto permetterebbe di rimettere nel circuito economico beni oggi in stato di abbandono. L’impatto sociale di questa misura opera a più livelli principalmente aumentando l’offerta di immobili riqualificati in affitto a prezzi ragionevoli. Ma soprattutto contrastando la paura e l’insicurezza che tante famiglie proprietarie di piccoli immobili nei quali hanno spesso investito i risparmi di una vita vivono in una situazione economica in cui in diversi quartieri è ormai quasi impossibile smobilizzare l’investimento immobiliare mentre il degrado ed i costi fiscali aumentano.
Il progetto potrebbe concentrarsi inizialmente in un’area urbana delimitata, per esempio, attorno alla manifattura tabacchi fino a comprendere parte dell’asse di Via Bologna, la sponda fluviale alla confluenza, un tratto di linea due della metro, parte di variante 200.